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Lo studio analizza i modelli e i predittori del PTSD secondo il DSM-5 in un campione di 122 rifugiati e richiedenti asilo africani in cerca di trattamento in Italia.

Attraverso l’analisi delle classi latenti (LCA), sono stati identificati tre profili di PTSD:

  1. Pervasiva (32%), con alta probabilità di tutti i sintomi
  2. Alta minaccia (45,9%), con prevalenza di intrusioni ed evitamento
  3. Evitamento moderato (22,1%), con prevalenza di evitamento di pensieri e sentimenti

Tra le variabili analizzate, solo le condizioni di accoglienza sono risultate significativamente associate alla gravità dei sintomi: vivere in centri di accoglienza sovraffollati (oltre 1.000 persone) ha aumentato il rischio di sviluppare il PTSD pervasivo.

I risultati suggeriscono che le condizioni post-migratorie, come l’inadeguatezza delle strutture di accoglienza, possano aggravare la sintomatologia del PTSD nei rifugiati. Si evidenzia quindi l’importanza di modelli di accoglienza che favoriscano protezione e integrazione per migliorare la salute mentale di questa popolazione vulnerabile.

 

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